COME SI
DIAGNOSTICA
L’EPILESSIA
Il cane che soffre di epilessia primaria è un soggetto che, aldilà delle crisi, è assolutamente normale! Il veterinario, durante la visita dopo una crisi, trova spesso il cane del tutto normale.
La diagnosi di epilessia primaria è una diagnosi “per esclusione”: il veterinario deve scartare tutte le altre possibili cause di crisi convulsive per arrivare a formulare la diagnosi finale.
Come si fa diagnosi di epilessia?
Per fare una diagnosi di epilessia primaria, il medico veterinario deve sottoporre il cane a una visita neurologica completa e a degli esami collaterali (alcuni molto sofisticati), che devono risultare tutti normali!
Quanti esami bisogna fare per arrivare alla diagnosi di epilessia?
Esiste un protocollo diagnostico che si compone di diversi esami, che andrebbero fatti secondo una sequenza ben definita: più indagini si fanno, meno è approssimata la diagnosi di epilessia primaria. Infatti, gli esami collaterali permettono al tuo medico veterinario di escludere le altre malattie che possono produrre crisi convulsive.
Quali esami sono necessari per arrivare alla diagnosi di epilessia?
Ci sono esami più semplici, che si effettuano per primi, come quelli del sangue (esame emocromocitometrico e profilo biochimico completo) ed altri più complicati che permettono di visualizzare l’encefalo: tra questi la Tomografia Computerizzata e, soprattutto, la Risonanza Magnetica Nucleare. Queste ultime due indagini sono costose e richiedono l’anestesia generale, ma potrebbero risultare fondamentali per una corretta diagnosi.